Autore: Noemi Libranti
Area tematica: Varie - Codice dell'autore: TINO1
ROMA(NIA)
inviato il: 03/11/2007
Penso che tutti sappiate della drammatica morte di Giovanna Reggiani. La donna seviziata e uccisa qui nella nostra città da un romeno.
Ai funerali della donna hanno partecipato anche alcuni uomini che dovrebbero rappresentare noi italiani al governo.
Ora io mi chiedo...perchè i politici si fanno avanti solo quando tocchiamo il fondo?
Perchè quando giriamo per le nostre città non possiamo sentirci sicuri di tutto ciò che ci circonda?
Qui non si tratta ne di razzismo e ne di tolleranza, io penso che forse abbiamo tollerato anche troppo.
Quello che è accaduto a Govanna Reggiani, è noto a tutti perchè è un fatto scioccante e non è certo paragonabile a quello che ci accade di vedere nella nostra quotidianità.
L'altro giorno stavo tornando a casa e mi trovavo su un autobus, quando ecco che sale un controllore. Davanti a me e ad una mia amica si era seduto extracomunitario. Il controllore richiede i biglietti e io gli mostro la tessera e la stessa cosa fa la mia amica.
Una volta arrivato davanti all'extracomunitario il controllore si sente dire da questo che lui è sprovvisto di biglietto. Ovviamente scatta il verbale e la multa viene consegnata al ragazo seduto difronte a me. Alla fermata successiva il controllore scende dal mezzo e al ragazzo che ha ricevuto la multa si avvicina un altro extracomunitario. I due se la ridono e dopo aver scambiato qualche chiacchiera tra di loro sull'accaduto, l'extracomunitario che aveva ricevuto la multa si alza e la strappa in mille pezzettini.
Ribadisco che questo secondo me non sarà mai paragonabile a ciò che è accaduto a Giovanna Reggiani, ma credo che queste cose facciano parte del degrato. Ma noi che paghiamo l'abbonamento o comunque, noi che tutte le volte paghiamo i biglietti per usufruire di un servizio collettivo siamo stupidi???
Una altro episodio...sempre sullo stesso mezzo e all'incirca alla stessa ora ma di qualche giorno dopo, un altro extracomunitario infila la mano nella tasca inferiore dello zainetto di una ragazza che si trovava sull'autobus insieme a me. La ragazza ignara di quello che sta accadendo non se ne accorge minimamente. Il tizio alla fermata dopo scende e solo dopo la ragazza si accorge di essere stata derubata di portafogli e I-POD.
Questo è un altro esempio di quello che succede tutti i giorni, nei nostri ambienti più frequentati.
Ovviamente non solo gli stranieri sono capaci di queste cose. Ma continuo a chiedermi, ne abbiamo tanta di gente simile in Italia e continuamo a riceverne altra da altri paesi?
Questa estate ho avuto la fantastica occasione di andare in Albania con due miei amici di Roma, non per fare un'insolita vacanza ma per fare l'esperienza di volontariato con i bambini albanesi. E' stata un'esperienza splendida che porterò sempre nel mio cuore. Ho conosciuto una cultura diversa, ho visitato posti che non avrei mai sognato di visitare. Sono stata con persone ospitali e gentili. Il popolo albanese ha avuto una storia molto interessante e allo stesso tempo travagliata. E' riuscita in qualche modo a vivere e a sopravvivere sotto due dittature che hanno distrutto la vita di molte persone, strappando sogni, tradizioni, vita da ogni parte. L'unica cosa che gli albanesi sono riusciti a tenere per se pur sotto violenza e atroci torture è stata la fede.
La cosa che mi ha colpito di più di questo popolo è stato il loro modo di vedere il nostro paese.
Loro credono che l'Italia sia una sorta di America, dove tutto è concesso e dove tutti i sogni si avverano. Questo purtroppo a causa della tv che ci propongono i media, ed è la stessa tv che noi proponiamo a loro. Basta pensare che dove sono stata io (Scutari,nord Albania) mancava spesso durante il giorno e durante la notte la corrente, ma sui tetti delle loro case non mancava mai una parabola. Per non parlare di tutti quei condizionatori attaccati sotto le loro finestre.
Ora vi chiederete...cosa c'entra tutto ciò?
Tutti questi stranieri che vengono in italia, pensano di trovare un paese ricco di opportunità, quando secondo me invece non è così.
Io non sono per niente contenta di quello che succede intorno a me.
Tutti infondo cerchiamo la nostra "America". Tutti ambiamo ad un posto nella società di oggi, ma nessuno vuole affrontare i problemi che si presentano per ottenerlo.
La scuola, e non parlo solo dell'istituzione, ma parlo anche e soprattutto di noi studenti,stiamo cadendo a pezzi senza fare nulla. Ce ne freghiamo (scusate il termine) di quello che ci gira attorno. Anche io, lo ammetto, sono tra i menefreghisti.
Siamo tutti in grado di dire "voglio questo, voglio quello", tutto ci è dovuto.
Forse perchè purtroppo abbiamo tutto o comunque ci accontentiamo di quello che abbiamo.
Dobbiamo smettere di prendere tutto quello che ci danno come scontato e iniziare a porci delle domande.
Dobbiamo smettere di vedere tutto come la dolce famigliola della mulino bianco, dove la mamma si alza tutte le mattine bella e truccata. Il papà si alza con un sorriso che acceca e i bambini sono contenti di andare a scuola solo perchè nello zainetto hanno la loro merenda preferita.
Il nostro paese non è come lo vedono gli stranieri e noi lo sappiamo bene.
Io credo, anzi sono convinta che prima di ospitare altre persone nel nostro paese dovremmo mettere apposto moltissime cose che ci riguardano. Come prima cosa dovremmo smettere di abusare della parola "Giustizia", non c'è giustizia in un paese dove "la legge non è uguale per tutti".
Debellare la Mafia. La prima forma di Mafia è secondo me la prepotenza che ci spinge ad avere sempre di più tramite sotterfugi, imbrogli e irregolatezze e soprattutto tramite la remissione del prossimo.
E' questo quello che vedono gli altri da fuori. E' questa l'America camuffata ambita da molti stranieri creduloni.
Non giustifico il comportamento del ragazzo romeno nei confronti di Giovanna Reggiani.
Ma è questa l'Italia che proponiamo(?).



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